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Progetti

Meleto

Consideriamo la terra un bene comune da tutelare contro lo sfruttamento di territorio, risorse, animali e persone ma anche una possibilità per la nostra indipendenza dai circuiti di produzione e consumo che fanno capo alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) e alla concezione di economia mainstream.

Proviamo a produrre ciò di cui abbiamo bisogno per vivere, nella costante ricerca di un equilibrio tra le nostre esigenze e il rispetto per gli ecosistemi, consapevoli di avere delle responsabilità nei confronti di ciò che è intorno a noi e che un agire scriteriato può avere conseguenze anche gravi talvolta lontane nel tempo e nello spazio.

Perciò evitiamo l'utilizzo di pestici, insetticidi e diserbanti e coltiviamo nel modo più naturale possibile, nel rispetto della biodiversità, "utilizzando risorse abbondanti come il tempo e il lavoro umano e risparmiando quelle preziose come l'acqua e la terra".

Cerchiamo di applicare un sistema a “ciclo chiuso”: gli scarti possono essere nuove risorse. In natura non esistono rifiuti. Esistono cicli.


Queste sono le pratiche che cerchiamo di mettere in atto, tanto nell'attività agricola quanto nella vita quotidiana.

I nostri prodotti non hanno certificazione bio per una scelta precisa: ne critichiamo e rifiutiamo il regolamento che comunque agevola l'agricoltura tradizionale a scapito della bio; siamo contrari alla burocrazia su cui si reggono e li reputiamo incoerenti sistemi di certificazione.

Sosteniamo invece, come alternativa, la garanzia partecipata, che si basa su un rapporto diretto di conoscenza e di fiducia tra le parti interessate (produttori e consumatori), su reti sociali solidali, sul mutuo soccorso e sulla trasparenza.


Meleto

Sono circa 400 meli dislocati in 2 appezzamenti diversi a Maglione Canavese per un totale di un ettaro.

I tipi di mele che produciamo sono parecchie e a esser sinceri non siamo nemmeno ancora riusciti ad identificare tutte le varietà presenti.

ORTO
SINERGICO

Ci proviamo. La sfida è grossa, almeno tanto quanto la pendenza sulla quale coltiviamo. Ci proviamo in linea con i nostri principi.

Con poca acqua perchè è un bene prezioso e non va sprecato, ma anche perchè il terreno non è irriguo.

 

Tanta paglia, tante piante diverse tutte insieme, alberi, i minor interventi possibili sul suolo, nessun trattamento se non macerati autoprodotti e semi il più possibile autoprodotti o provenienti da scambi con altri contadini che condividono i nostri pensieri.Semi sparsi alla fukuoka: che dunque abbia inizio una rivoluzione...del filo di paglia!

 

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