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Chi e come

Siamo Mavia e Ermanno.

Mavia è una veterinaria e pensa che l'umanità abbia creato attorno a sè condizioni di vita un po'troppo avvelenate, intendendo come veleni sia quelli dell'ambiente nel quale viviamo (specialmente quello urbano, ma non solo) sia quelli che inquinano la qualità del nostro tempo, quasi totalmente speso nel produrre e nel consumare, tuttavia nel terrore continuo che una diminuzione di questo produrre e di questo consumare ci renda ancora più infelici.

Ermanno invece fa il ricercatore universitario ad Ancona e cerca di dare una mano.

Ma come tornare alla terra quando in Italia l'accesso alla terra è quasi impossibile se non si dispone di capitali finanziari o senza essere figli di chi già conduce un'attività agricola?

Nel Marzo del 2013 nasce un progetto di insediamento agricolo con il sostegno di Ecoredia (il GAS di Ivrea) e del comune di Maglione(TO) in un ettaro di meleto abbandonato da anni.

Una sorta di microcredito che viene realizzato attraverso la campagna "Adotta un albero".

Allo stato attuale dopo varie collaborazioni e avvicendamenti dei membri del gruppo iniziale siamo rimasti qui solo noi due.

Per chi vuole venire a trovarci, sappia che il lavoro da fare in campo è del più vario e dipende molto dalla stagione.

Quasi tutto il lavoro si svolge a mano ed è spesso pesante e impegnativo soprattutto perché per il momento non disponiamo di attrezzature e tecnologie che renderebbero il tutto molto più veloce e meno faticoso.

Per muoversi coi mezzi si possono utilizzare i bus dalla linea ATAP che portano verso Torino o Ivrea (i passaggi non sono frequenti e quasi nulli nel weekend), per distanze più brevi abbiamo delle biciclette non più tanto nuove e con qualche lavoretto da fare.

Possiamo trasmettere quelle poche conoscenze che abbiamo sulla gestione di un frutteto imparate in questo tempo (potatura al bruno, diradamento, raccolta, potatura verde, selezione delle mele, produzione casalinga di trasformati); un po' di più sull'orto sinergico, la produzione di compost, pacciamatura, consociazioni di orticole, impianto di piccoli frutti, produzione casalinga di essiccati.

Inoltre tendiamo a autoprodurci tutto quello che riusciamo o a barattarlo con quello che non riusciamo a fare noi.

Raccogliamo diverse erbe spontanee, alcune le cuciniamo, altre le essicchiamo per fare infusi e tisane; Ci piace la pasta fresca, soprattutto fare le taglie (e lu rintrociele e le sagne e ancora i taijarin) e gnocchi .

Stiamo imparando a fare gli oleoliti e alcuni detersivi per la pulizia. Facciamo la legna perché l'unico modo per riscaldarci d'inverno è il fuoco e solo il fuoco.

Cerchiamo di renderci il più possibile autonomi e indipendenti, crediamo nell'autodeterminazione alimentare.

La nostra è un'esperienza alternativa (come ce ne sono tante e di cui si parla troppo poco) senza grandi investimenti e senza contributi PAC, senza indebitamenti con le banche che comunque non ci concederebbero mai un mutuo.

Resistiamo a norme rigide e ingiuste, inadatte alla piccola scala dell'agricoltura familiare, resistiamo in un mestiere che da sempre è soggetto alle incertezze atmosferiche, resistiamo alla devastazione dei territori e a un modello di produzione e consumo che distrugge le relazioni sociali e l'ambiente circostante.

 

L'immaginario sulla produzione di cibo è fatto di mulini bianchi, vitelli felici (sempre belli e puliti) e minestroni della nonna.

Ma la realtà è un'altra.

L'agricoltura e l'allevamento industriale dietro a questa vetrina  spesso sono brevetti sul vivente, pesticidi, inquinamento, consumo di acqua e suoli, caporalato, 3 centesimi al kilo per le mele alla Gdo, monoculture e trattori enormi che sostituiscono le persone nei campi.

I contadini non esistono più,  esistono gli imprenditori agricoli.

Ecco noi vorremmo poter essere contadini e basta.

Il progetto comunque evolve e prosegue con il sostegno di Ecoredia, dei woofer e di tutte le persone e amici che ancora ci credono.

Oltre alle mele abbiamo anche circa mezzo ettaro di orto sinergico sperimentale (non irriguo) per ora prevalentemente per l'autosostentamento, qualche filare di lamponi, more e bosco;

circa 70 noccioli molto più vecchi di noi che stiamo cercando di recuperare e anche un pò di prugne che altrimenti sarebbero state lasciate a sè stesse.

Viviamo con Terra, il nostro cane, alito pesante ma buon cuore e tre gatti: Briscola e Mezzanotte (la Gata Sburìa) e Eccolo!

 

Cuciniamo e mangiamo vegetariano/vegano.

 

Non abbiamo la televisione e non ci manca.

 

Abitiamo a Borgomasino un piccolo paese collinare a ridosso della Serra Morenica (Anfiteatro Morenico d'Ivrea) dove ci sono diversi sentieri e un'alta via da percorrere per fare soft-trekking.

Inoltre Maglione Canavese (dove ci sono i meleti) offre un magnifico museo gratuito di arte contemporanea all'aperto (MACAM).

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